Central Park, Metacarpi del 4 dicembre

Sulla posizione del futuro Ramazzini, dunque, la Giunta ha scelto. O meglio: ha confermato quello che non era mai stato in discussione. Nessuna petizione favorevole al riuso dell'area attuale del vecchio ospedale poteva interrompere il percorso di fatto formalizzato con la firma del protocollo d'intesa con l'Ausl. E non solo per le questioni di merito, richiamate da Sindaco e Direttore generale, che si legano alle esigenze di spazio, flessibilità e accessibilità di una moderna struttura sanitaria rivolta a un territorio più ampio della sola Carpi. Pur in assenza di consultazioni ufficiali, non abbiamo avuto infatti l'impressione che la città sia stata percorsa da un fremito di ribellione all'idea di sacrificare terreni agricoli alla realizzazione di un nuovo ospedale. E che l'intrigante prospettiva di un riuso intelligente del Ramazzini incastonato nelle vie appena a ridosso del centro abbia sedotto più di tanto la pubblica opinione. Sarà per le urgenze dettate dal Covid, ma la sensazione è che le aspettative convergano piuttosto sulla disponibilità di una struttura sanitaria moderna e funzionale, costi quel che costi, nel più breve tempo possibile. Tant'è che i promotori della petizione hanno da ultimo spostato l'accento dal versante ecologico a quello dei tempi lunghi che esigeranno gli espropri in zona Fossoli, rispetto a un'area che è già dell'Ausl. A proposito della quale si vorrebbe tanto che le prevedibili esigenze di realizzo immobiliare da parte dell'Ausl non si scontrassero con la visione del Sindaco di espandervi invece il limitrofo Parco delle Rimembranze. Ma che ci si accordasse su una terza via, una sorta di "strategia da Central Park”: accettare cioè una edificazione anche intensiva sui bordi dell'area, nell'interesse dell'Ausl, purché consenta di ospitarvi in mezzo il prolungamento del primo e più importante parco cittadino, questa volta nell'interesse di tutti. Come Central Park a New York, appunto: una corona di grattacieli intorno a 341 ettari di boschi, laghi, sentieri, montagnole, ponticelli e corsi d'acqua per un perimetro di dieci chilometri. Qui ci accontenteremmo di molto meno.

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