Commercio, rubrica Metacarpi del 4 aprile 2019

La sensazione (solo una sensazione) che si ricava  dall’assemblea dei commercianti dell’altra  sera è che si trovino a dover voltar pagina  rispetto all’andamento degli ultimi anni. Sono infatti  intervenuti tre fatti nuovi: i minacciosi insediamenti  commerciali a ovest; la fine dell’era Morelli e dell’interlocuzione  diretta stabilita con lui da un gruppo di  operatori, a costo di emarginare altri colleghi e associazioni;  la temuta estensione della Ztl. Ognuno di  questi temi richiamerebbe un’azione distinta: una,  specifica, dei negozianti su sé stessi, per reggere la  competizione; un ritorno alla mediazione delle associazioni  che possa riportare i toni assembleari nell’alveo  ordinato di una rappresentanza organizzata; una  pressione sul Comune per una infrastrutturazione  della città in tema di viabilità e parcheggi che preceda  ogni misura limitativa del traffico, comunque da preventivare,  ma anche da condividere. Serve insomma  che il commercio torni alla politica, quella migliore,  dove le voci distinte trovino una sintesi e la forza corale  per contrattare con gli altri interessi in campo. 

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