Forse non è tanto importante sapere chi sia il colpevole della presunta illegittimità del déhors ora smontato dell’ex Cookies: se la Soprintendenza che potrebbe aver opposto un diniego all’inizio della storia, salvo poi dimenticarsene, fino alla prescrizione; o se il Comune che, tra temporeggiamenti, inerzie, transiti di poteri e dimenticanze, avrebbe finito per lasciar fare, date anche le caratteristiche di un locale che, privato del déhors, non sarebbe mai sopravvissuto così a lungo. Quel che conta piuttosto è che ora, smontato il tutto, quell’angolo in uno dei più suggestivi passaggi della città, resterà a lungo deserto. E con il concomitante andamento a singhiozzo del vicino Mattatoyo, la giovanile attrattività rappresentata dai due ritrovi per piazzale Re Astolfo, si dissolverà, lasciando spazio ai vandali della notte: quelli che si annidano nel Cortile delle Steli – ma perché non lo recintano? – o imbrattano muri e demoliscono ogni segno di arredo urbano. C’è ora un rischio “terra di nessuno”, per il cuore monumentale di Carpi, al quale un’Amministrazione comunale non può restare indifferente.
10 Febbraio 2023
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