Dirette, Metacarpi del 22 ottobre

Tornano le “dirette” Covid del Sindaco, ma non sono la stessa cosa. Al tempo del lockdown (Corrado Augias ci invita a usare “clausura”, data la spigolosità di due sole vocali su otto lettere del termine inglese: e noi ci adeguiamo), al tempo della “clausura”, dunque, nella comunicazione del più importante inquilino di palazzo Scacchetti il tratto ansiogeno, che dovrebbe essere sconosciuto alla composta autorevolezza del potere, era pervasivo e deprimente, percorso da un filo di isteria. Complice la primavera, il look – camicia aperta e maniche arrotolate – volgeva a un carducciano “pallido e scarmigliato” che incorniciava un eloquio gridato e orientato alla reprimenda. Oggi, invece, inguainato dentro una sobria blusa sportiva, l’argomentare del Sindaco si è fatto pacato e serenamente disteso, ben disposto ad appellarsi al buon senso dei cittadini, piuttosto che alle ossessioni normative. Dando a intendere che se saremo responsabili, piazze e strade rimarranno aperte e lui calmo e tranquillo. Non facciamolo arrabbiare, per favore: anche il Covid sembrerà più sopportabile.

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