Anche i mondi del locale volontariato votati all'assistenza sociale e sanitaria – impagabili per generosità, quanto un poco stanchi e tutti alla ricerca di rinforzi – potrebbero trovare una ragione di slancio e di ringiovanimento nell'idea attuata un anno fa dal Consorzio dei Comuni dell'hinterland torinese. Si chiama "Sotto casa”: è un furgoncino attrezzato con pc collegato al web e stampante dove personale specializzato si mette a disposizione per tutte le pratiche – a partire dallo Spid e dall'Asl – che richiedono competenze informatiche o semplicemente connessioni non alla portata soprattutto degli anziani. Ottenere una semplice prescrizione, in una frazione in cui manchi il medico di base, può essere un'impresa: e il servizio mobile serve anche a questo. Senza escludere i microaiuti che si possono fornire su altri problemi meno essenziali, ma sempre legati all'informatica. Cresciuto nel soccorso a chi non può fare da solo, per il volontariato sociale si profila la sfida di un'altra forma di disabilità: il divario digitale. Ne soffrono molti anziani e lo si affronta con i giovani.
