“Ebbene, signori, io dichiaro qui, al cospetto di questa assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa. Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!”. Così Benito Mussolini davanti alla Camera dei Deputati il 2 gennaio 1925, all’indomani della scoperta del cadavere di Giacomo Matteotti. Dopo di che, “...lui issa il mento verso l’orizzonte, gonfia il petto, tira le somme (...). Salandra e gli altri dissidenti moderati sono rimasti a lungo seduti sui loro banchi, (...). Guardali, ascoltali, non capiscono cosa stia accadendo. Non capiscono che cosa gli sto facendo” (Da “M” di Antonio Scurati). Intanto, Russia o no, i consensi a Matteo Salvini nei sondaggi sono saliti al 38 per cento.
18 Luglio 2019
Echi, rubrica Metacarpi del 18 luglio
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