Echi, rubrica Metacarpi del 18 luglio

“Ebbene, signori, io dichiaro qui, al cospetto  di questa assemblea e al cospetto di tutto  il popolo italiano che io assumo, io solo, la  responsabilità politica, morale storica di tutto quanto  è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano  per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda!  Se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello  e non invece una passione superba della migliore  gioventù italiana, a me la colpa. Se il fascismo è  stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di  questa associazione a delinquere!”. Così Benito Mussolini  davanti alla Camera dei Deputati il 2 gennaio  1925, all’indomani della scoperta del cadavere di  Giacomo Matteotti. Dopo di che, “...lui issa il mento  verso l’orizzonte, gonfia il petto, tira le somme (...).  Salandra e gli altri dissidenti moderati sono rimasti a  lungo seduti sui loro banchi, (...). Guardali, ascoltali,  non capiscono cosa stia accadendo. Non capiscono  che cosa gli sto facendo” (Da “M” di Antonio Scurati).  Intanto, Russia o no, i consensi a Matteo Salvini nei  sondaggi sono saliti al 38 per cento. 

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