Ego, Metacarpi 8 ottobre

Siamo fra quelli che cercano di ragionare “a freddo” sulla diffusione del virus, attenendoci alle curve costruite rigorosamente anche da osservatori locali nello sforzo di dare un senso per quanto possibile oggettivo ai numeri. A fronte però di quel tale che sulla nostra pagina facebook (il nome non serve: le identità sono fluttuanti, sui social) definisce con sprezzo “ingrugnati” quanti indossano le mascherine e ci ricorda che una grande azienda non può violare la privacy dei propri addetti istituendo termoscanner agli ingressi, offrendo screening sierologici o vaccini antinfluenzali gratuiti: ecco, a fronte di tanto, ostinato individualismo negazionista, si vorrebbe ricordare che il giorno in cui – non glielo auguriamo, ovviamente – incappasse nel virus (può accadere...) e dovesse conoscere di persona i luoghi in cui si ricomincia a soffrire, gli converrà uscire dalla privacy isolazionista di quelli che la mettono sul piano delle libertà negate. E capirà che l’orgogliosa autonomia dell’Io Io Io...e gli altri non gli servirà a nulla senza il soccorso, appunto, dell’Altro.

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