Equilibri, Metacarpi su Voce digitale del 4 febbraio

Torna il Bar Milano, ora “bistrò”. E chiude il Bar Roma. Strani destini legano questi due esercizi che sembrano bilanciare, sui lati opposti di piazza Martiri, il peso delle due capitali, quella politica e quella economica, del Paese. Un equilibrio delicato, va detto, anche culturale e politico: a nord il Roma dei cagaròt arrembanti della Carpi miracolata dalla maglieria, all'ombra – ma solo quella – della Curia e della Cattedrale; a sud il Milano dei compagni, fumoso di sigarette e dibattiti pre e post riunioni nella sede del Pci al piano di sopra, confortato dalla vicina e familiare mole dell'eterno alleato Municipio. Uno, il Milano, ritorna, sia pure deprivato degli antichi connotati ideologici cancellati perfino dalla intitolazione cosmopolita. L'altro, il Roma, se ne va, si spera non definitivamente, portandosi via gli ultimi, flebili significati legati al bel tempo che fu di Carpi. Come dire, via l'economia che ci ha dato da vivere tanto a lungo; e via la politica che tanto a lungo ci ha fatto chiacchierare. Che cosa sia peggio, lo lasciamo decidere a voi.