Si è appreso in questi giorni che il Tavolo Vez di incontro per associazioni giovanili di Carpi, intende coinvolgere “associazioni, volontarie e volontari che vivono gli spazi, con l’intento di partire dalle loro idee per dare vita a un sogno condiviso”. Si vorrebbe insomma riflettere “sul destino degli spazi d’aggregazione giovanili Spazio Giovani Mac’é e Circolo Culturale Mattatoyo”. Viene da indirizzare un sincero augurio ai promotori. Perché è sempre stato difficile coinvolgere dall’alto, vale a dire secondo modalità istituzionali, anche incoraggiate da fondi e patrocini pubblici, i genericamente “giovani”. I quali, la forza e gli entusiasmi per condividere i sogni se li sono sempre dati da sé, a costo di coltivarli e farli crescere, come accadde al Tuwat degli anni Ottanta, senza un soldo e dalle rovine di un edificio in abbandono. Per questo riesce difficile concordare con quelli che ogni tanto reclamano dal Comune “spazi per i giovani” (ultimamente va molto l’ex mercato coperto). Ci vuole altro che un “contenitore” concesso. Servono climi e tensioni e idealità spontanee per far scattare la molla della voglia di esprimersi, di creare, di suonare, di discutere. E di farlo insieme.
26 Gennaio 2023
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