Giunta, Metacarpi del 27 giugno

Stante il fuoco di sbarramento già partito da  tempo sui social, non è difficile prevedere un  moto di irridente rigetto nei confronti del Bellelli  Due. Che non servirà tuttavia a nascondere una  verità: sono pochi quelli che accettano di viverla per  davvero, la politica, accollandosi il carico di responsabilità,  impopolarità, cambi esistenziali e perfino rischi  che essa comporta. Questo spiega le difficoltà incontrate  dal Sindaco per completare il proprio esecutivo.  E spiega anche l’inevitabile aura compromissoria che  lo caratterizza, rispetto alle attese di un radicale cambiamento  di facce e nomi. Riteniamo comunque sbagliato,  oltre che ingiusto, scagliare bordate preventive  sul risultato. In mancanza di una società civile preparata  e matura in fatto di politica (dove sono finiti i  500 candidati così follemente innamorati di Carpi? si  chiedeva Roberto Benatti) il cambiamento potrà solo  essere l’effetto della crescita di un gruppo in grado di  amalgamarsi, magari alla svelta, trovando identità di  visioni ed energia per attuarle. Il resto è solo demagogia  da frustrati e perdenti. 

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