Chissà, vien da chiedersi, se poco prima dell'ultimo conflitto mondiale la gente, nella propria quotidianità avvertiva lo stesso, cupo frastuono che, trasferito all'oggi, proviene dall'Ucraina. E se ci finirono dentro, a quel frastuono in procinto di diventare guerra reale, con la stessa, inconsapevole noncuranza nella quale stiamo tranquillamente vivendo noi. Oggi, a differenza di allora, non c'è traccia di volontà di trattative e accordi: neppure illusori, come furono gli accordi di Monaco del settembre 1938. Nessuno ci lavora e un gigantesco automatismo sembra portare in quella nefasta direzione generazioni che, figlie di settant'anni di pace in Europa, non sono state mai neppure sfiorate dall'idea di una guerra possibile. Servirebbe che i popoli, a ovest come a est, smuovessero i rispettivi governi, cominciando con lo spazzar via, alle prossime europee, sovranismi e nazionalismi dei quali si alimenta lo spettro della guerra. In nome non del pacifismo, ma dell'istinto di sopravvivenza.
31 Marzo 2024
Guerra
METACARPI DI FLORIO MAGNANINI
altre rubriche
Timoni, su Voce Mese del 30 agosto
27 Ago 2024
Squadre, Metacarpi di Voce mese del 28 giugno
29 Giu 2024
Bandiere, Metacarpi del 21 giugno
21 Giu 2024
Forme, Metacarpi su Voce del 19 gennaio
19 Gen 2024