Livore, Metacarpi del 29 gennaio

L'inferno è nei dettagli, si usa dire. E questa settimana ne sottoponiamo uno, ai lettori, che fa capire davvero a quali vertici di dannazione possa spingersi il livore politico. Arriva in Consiglio una delibera: autorizzare la Croce Rossa, in deroga alle distanze dai confini previsti dalle norme edilizie, di installare – con l'accordo dei confinanti – un box prefabbricato nell'area esterna della sua sede di via Guastalla. Serve, è la motivazione, per distribuire le provviste alimentari alle famiglie bisognose. Non c'era niente di ideologico nell'atto, nessuna infrazione nascosta, nessun secondo fine: forse non era neppure necessario passare per il Consiglio. Al momento del voto, il centro destra, compatto, si astiene. Come dire: affari vostri, prima di tutto teniamo a distinguerci da voi. Avranno tutte le buone ragioni, le due signore del centro destra, per lamentare a propria volta chiusure e mancato ascolto da parte della maggioranza. Ma astenersi su un provvedimento simile per logica di schieramento è semplicemente vergognoso. Come sparare sulla Croce Rossa, appunto.

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