Metacarpi, del 21 gennaio 2021

Veniamo da un mese stretto da un’emergenza sanitaria, della quale ancora non si intravede la fine. E quando si allentasse la morsa pandemica, emergerà in tutta la sua gravità quella economica, peraltro già abbondantemente preannunciata dalle inquietudini ribellistiche affiorate in diversi settori e dal disagio del mondo della scuola. In questo scenario l’occhio cade su un dettaglio non da poco, che riguarda Carpi. Tra quest’anno e il prossimo, sommando bretella per Fossoli, parco di Santa Croce e palazzetto dello sport, Comune e Fondazione investiranno non meno di una ventina di milioni. Sono risorse importanti, con destinazioni decise prima dell’emergenza. Sicuri che siano ancora attuali, in questo momento? Rappresentano il nostro Recovery Fund: sarebbe un peccato indirizzarle a progetti dei quali si fatica a intravedere l’effetto traino, come sarebbe invece un investimento sul sapere quale la sede universitaria e il tecnopolo al Consorzio agrario. È un dubbio che dovrebbe porsi una classe dirigente davvero preoccupata delle prospettive della città.

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