“Non si placa l’ondata di furti in città”, scriveva la Gazzetta del 17 gennaio scorso, commentando furti in appartamento avvenuti due a Carpi e due a Campogalliano, in un mese nel quale “l’ondata” in questione si riassume in un furto di gasolio, nella denuncia di un importatore di cocaina, nello scippo di una collana in viale Fassi e in un tentativo di scippo in via Palladio. In un Paese nel quale, rivela l’Istat, omicidi, furti e rapine sono in netta diminuzione. Ecco perché, quando si parla di sicurezza, verrebbe da riabilitare un termine come “percezione” che fa da sempre imbestialire i social e spacca l’opinione pubblica, anche locale. Con una maggioranza rumorosa che lo irride, ritenendolo una scusa per mascherare inerzie degli amministratori di fronte a un dilagare della criminalità più temuto che reale. Sta qui il punto: si vuole credere a tutti i costi a un fenomeno riconducibile invece a dimensioni fisiologiche. Ma che, esagerato nelle sue dimensioni, distribuisce troppi benefici: a un vasto arco di forze politiche e perfino, purtroppo, a qualche giornale.
23 Gennaio 2019
Percezioni rubrica Metacarpi del 24 gennaio
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