Persistenze, rubrica Metacarpi su Voce Mese 23 dicembre

Chiudiamo l’anno che se ne va di Voce Mese aprendo l’anno che arriva, il trentesimo della testata. In bilico tra le due scadenze, è come vedere Carpi nella prospettiva di quella che sarà, con la persistenza di alcuni tratti di quella che è stata. Per esempio, la difficoltà di ricomporre una visione della città, il suo straniante frazionamento, il rimescolìo demografico, il diluirsi del senso di appartenenza: un effetto anonimato da città, insomma, dove il nuovo non ha ancora sostituito il vecchio. E poi, fra ciò che ci accompagnerà, aggiungeremmo la perdita del monolitismo politico, il disincanto spinto fino al sarcasmo che accoglie ogni idea; il rarefarsi dei punti di confronto e discussione al di fuori di perimetri associativi sempre più chiusi. Persisteranno anche la crisi del tessile, gli incidenti alle rotatorie, le discussioni sul centro e sulla sicurezza percepita. E i tanti progetti: nella speranza che almeno qualcuno diventi realtà. Auguri a tutti.