Quindici milioni per la corte di Fossoli; quasi undici per la bretella; nove per il Biscione di via Unione So-vietica; quattro milioni e mezzo per il Campo di Fossoli; due, al momento, per i nuovi parchi: mai, su Carpi, erano piovute risorse così cospicue e non teoriche, trattandosi in buona parte di proventi da bandi statali o regionali. Per non parlare del massic-cio investimento sanitario affidato all’Ausl. Insieme alla soddisfazione, ne deriva anche un interrogativo che un po’ inquieta: saranno in grado gli apparati comunali, per tanto tempo ripiegati nell’abitudinario, resi asfittici da assunzioni centellinate e a malapena idonee ai rimpiazzi, di gestire investimenti di tale portata? La notizia, appresa in via ufficiosa, che una ventina di persone saranno assunte entro i primi del 2022 tra Unione e Comuni, segnala che si è capito come sia impossibile gestire tanta abbondanza con il tran tran di sempre, più autoreferenziale che motivato all’efficienza. Si confida che la risposta, oltre che di quantità, sia di qualità. E che anche la pub-blica amministrazione possa essere investita delle nuove e più aggiornate eccellenze professionali richieste dai tempi.
4 Dicembre 2021
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METACARPI DI FLORIO MAGNANINI
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