Rimpianti, Metacarpi di Voce digitale del 3 giugno

E’ spuntato un po’ così, ed è apparso piuttosto sorprendente il risentimento con il quale è stata accolta la notizia dell’insediamento a Mantova del polo logistico Adidas. E vai con Carpi ancora una volta a bocca asciutta; e addio a 700 possibili posti di lavoro; e ci sono tanti capannoni vuoti che si potevano riutilizzare; e perché non gli si è offerta l’area di via Guastalla; ma che Amministrazione è quella che si lascia scappare occasioni simili e poi fa aprire i supermercati... E via lamentando, per indicare poi soluzioni tanto care ai nostrani urbanisti da social – un po’ oppositori del consumo di suolo e un po’ favorevoli, dipende dai giorni – quanto lontane dalla realtà. Perché per una città che offre al massimo lotti da mille o duemila metri quadrati, fra l'altro più cari, nelle proprie aree industriali, i diecimila coperti richiesti dal polo Adidas sono fuori misura. Come lo saranno tutte le future, eventuali richieste di grandi insediamenti se non si concede anche consumo di suolo, appunto. Si può rimpiangere l’una o l’altra cosa: tutte e due insieme, no.