Scorciatoie, Metacarpi su Voce digitale dell'8 luglio

Sull’idea di Alberto Bellelli di dar vita, con il parlamentare Luca Rizzo Nervo, all’associazione Fabrique, si sono lette soprattutto battute sarcastiche da social. Essendo noi dei vecchi boomer che alle barbose analisi politiche hanno dedicato un bel po’ del proprio tempo, qualche cosa di più verrebbe da dire. In particolare su una serie di enunciazioni circa metodi e obiettivi della nuova associazione – ne riferiamo ampiamente all’interno – per le quali è normale chiedersi: scusate, ma che cosa vi impediva di fare tutto questo da dentro il Pd? Siete contro la banalizzazione della complessità, per un pensiero lungo, per una politica concreta, vissuta come comunità di persone e che si occupi di problemi concreti? Ecco: ma non è esattamente quel che dovrebbe fare un partito? O, certo: un partito non lo fai con amici a tua immagine e somiglianza, devi rispettare gente che era già lì, altre teste, abitudini, inerzie, gerarchie. Per questo, con associazioni come Fabrique si fa meglio: una cerchia ben assortita, due leader di riferimento (spesso basta uno), una scorciatoia per arrivare prima alla visibilità. Ormai fanno tutti così: che cosa c’è di nuovo?