Surplace, rubrica Metacarpi su Voce digitale del 13 gennaio

Un Paese in surplace: un ciclista dalle grandi potenzialità ma tutto concentrato nel rimanere in equilibrio sul posto, piuttosto che nel lanciarsi verso il futuro. E’ il ritratto di un’Italia ferma, poco proiettata a costruire  un domani desiderabile, quello che ci restituisce il Rapporto Italia Generativa curato dal Centro Arc dell’Università Cattolica di Milano. Se ne esce, sostiene il Rapporto, solo rigenerando condizioni adatte a favorire lo scatto in avanti, diventando una società più matura e consapevole      della propria storia e affrontando calo demografico, disuguaglianze demotivanti, ripristinando l’ecosistema sociale e ambientale tipicamente italiano, rigenerando il senso di partecipazione a un disegno comune. Ecco, a questo veniva da pensare scorrendo la decina di “grandi progetti” elencati sul proprio profilo social dal Sindaco come punti di partenza per una città “più verde, solidale e moderna”. Sono solo progetti, certo. Ma da lì occorre passare anche se qualcuno li ritiene campati in aria, irrealizzabili o non condivisibili. Si può dire tutto, insomma, tranne che Carpi non ci stia almeno provando, a uscire dal surplace. Ora serve la pedalata.