E' da molto tempo che il dibattito sul “declino di Torino” appare, scompare per riapparire sui media. In questi giorni la stessa Sindaca ha parlato di una crisi di lunga durata, effetto dell'estinguersi di tante professionalità legate al sistema industriale che aveva trainato per interi decenni la metropoli. E che ora rischia di farne una città da assistere, al pari di tante altre del sud alle quali la avvicina anche la composizione prevalente degli abitanti. Sono spunti sui quali riflettere, perché è superfluo notare come alcuni tratti siano ben presenti anche qui. Non stiamo assistendo anche da noi all'impoverirsi delle professionalità della un tempo trainante filiera tessile? Non deriva anche da questo il sollievo generale per l'aiuto da fuori rappresentato dalla futura sede universitaria? Non si spiegano così i ripetuti appelli all'interventismo della Fondazione CR Carpi? Non abbiamo anche qui un problema di identità e appartenenza diluite dall'andamento demografico? “E dunque non chiedere mai per chi suona la campana – scriveva Hemingway –: essa suona per te”.
30 Luglio 2021
Torino, rubrica Metacarpi su Voce digitale del 30 luglio
METACARPI DI FLORIO MAGNANINI
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