Torri, Metacarpi del 15 gennaio 2021

C’erano 150 case torri, nel XV secolo, a Firenze, dove è nato il senatore Renzi (non sappiamo quante a Ri-gnano, dove invece è cresciuto). Quel tipo di edificio, spiegano i manuali di Storia, rifletteva il modo prediletto di abitare delle famiglie nobili e relative consorterie, in continua sfida fra loro per il potere in una città dalla vita politica particolarmente violenta e travagliata. Al punto che molte torri vennero abbattute dai Guelfi quando presero il sopravvento sui Ghibellini, e viceversa. Uno potrebbe anche pensare che dalle litigiose fazioni cittadine della Toscana tardome-dievale, quello spirito così pervica-cemente radicato nel tornaconto personale che Guicciardini definiva il “particulare”, si sia trasferito e abbia dilagato nel diennea italico. Fino a renderci talmente presi dalla nostra casa-torre-famiglia-partito, da risultare ingovernabili. Proprio alla fine di quel secolo, Carlo VIII varcava le Alpi, dando inizio alla dominazio-ne straniera della Penisola. Chissà: aggiornandola ai tempi, potrebbe essere una soluzione.