Che figata, è di nuovo Natale

Oh che figata il Natale. Come ogni anno, il primo di dicembre, con precisione matematica, mi calo completamente nel mood Loving Christmas, pronta a godermi appieno tutte le strabilianti manifestazioni della sua Potenza.
E allora parte la solita carovana di quelle meravigliose originalità che si ripetono tutti gli anni ma che, chissà come, riescono a conferire al Natale una magia sempre rinnovata.
Michael Bublè live from Arena di Verona che spara dalle casse Dolby Surround di ogni esercizio commerciale che Santa Claus is coming to town. Le luminarie a led, gli addobbi psichedelici, ricchi premi e cotillon. Il Calendario dell’Avvento, che t’han detto che lo fanno tutte le brave mamme, solo che a un certo punto hai finito i Kinder Bueno Mini allora hai dovuto farcire le caselle rimanenti con pergamene mignon per la caccia al tesoro, così ti ritrovi a cercare un fottutissimo omino senza gambe in fimo fai da te tra lo scovolino del cesso e il cestino per gli assorbenti.
I regali sotto l’albero, che i tuoi li hai già aperti il 3 di dicembre perché così li sfrutti di più, e quando arrivi a Natale ti è rimasto solo il pacchettino della Banca Popolare, con la solita utilissima agenda rilegata in pelle di pvc.
Gli inviti a pranzo giusto per quattro, sei persone massimo, che compresi voi siete già in dieci, ma poi mamma ti dice che Don Peppino è da solo, che commare Teresa è rimasta vedova, che si unisce pure Federico, in visita da Copenaghen, e insomma alla fine arrivano solitari, poi sono 23.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati