Sto seriamente valutando di consegnarmi alle forze dell’ordine e richiedere l’emissione di un atto di divieto di avvicinamento ai punti vendita Stradivarius sotto le 20mila leghe.
Ieri, quando ho varcato la soglia del negozio col piede destro, la mia carta di credito ha tremato e il mio conto corrente si è fatto il segno della croce. Poche cose mi mandano in visibilio come una gitarella da Stradivarius.
Voglio dire, entri e ti ritrovi in Paradiso. Se al posto dell’energumeno addetto alla sicurezza all’ingresso ci fosse San Pietro a consegnarmi le chiavi, penserei davvero di esserci arrivata, nel giardino dell’Eden. Davanti a me si estende una sequela di gonnelline plissettate fucsia, di jeans boyfriend e girlfriend, di pantaloni cropped, di capi “basic” che essendo, appunto, basici, completano perfettamente i look più estrosi, di pochettine multicolor con la catenella, di maniche a sbuffo. E poi il ROSA. OMG quanto rosa. Distinguo chiaramente infinite sfumature di rosa confetto, rosa cipria, rosa antico, rosa shocking e rosa pastello.