di Stefania Russo
Quest’anno ad X Factor c’è una sex machine, il suo nome è Damiano e il suo gruppo sono i Måneskin. Damiano è tutto ciò che uno spettatore di X Factor vorrebbe dal programma e dai suoi concorrenti. Ha una carica contagiosa, calca il palco come un professionista e ha tutte le attitudini proprie di un vero rockman nell’anima. Si accompagna a tre figuri che, in effetti, risultano utili come tre foglie di insalata verde al lato di una tagliata di Fassona e che, se domani, puff!, sparissero nel nulla, con ogni probabilità tutti continueremmo a seguire il programma senza nemmeno accorgercene. Il vero motivo per il quale i Måneskin stanno conquistando il mondo è lui e soltanto lui: Damiano.
Damiano è quel figuro interessante, non di vera e propria bellezza, che però, non si sa come, riesce a risultare credibile e a non sfigurare nemmeno con il leggings grigio metallizzato e l’eyeliner che gli cola sulle guance e, in definitiva, ti viene da pensare che, se dovessi spiegare a un analfabeta che cos’è un figo, gli mostreresti la sua fotografia. Damiano risulta, agli occhi dello spettatore, come un sorprendentemente ben riuscito incrocio tra il mitico Jack Sparrow, dal quale eredita il make up piratesco e il capello selvaggio, e lo spregiudicato Magic Mike, al quale evidentemente si ispira per i suoi outfit più raffinati. Ma Damiano non è solo apparenza. Damiano è talento.