Un assessore dei Verdi non è una garanzia di green administration

di Sergio Vascotto (esponente di Carpi Futura)

 

La nomina di un settimo assessore con delega al Patrimonio Verde del Comune di Carpi e al Patto per il Clima, oltre che allo sport, dovrebbe rassicurarci che per questa seconda parte di consiliatura l’amministrazione Bellelli terrà la barra ben salda verso l’attuazione del programma di valorizzazione ambientale più volte annunciato. In questo senso l’aver riservato una specifica rilevanza al verde pubblico, separandone le competenze amministrative da quelle già affidate all’Assessore Truzzi (Lavori Pubblici e altro) oltre che l’aver affidato questo incarico proprio ad un esponente dei “Verdi” sembrerebbe davvero un bel passo avanti rispetto al passato. Sarà davvero così? Qualche dubbio è lecito, visto che il solo fatto dell’appartenenza ad una lista ambientalista nulla garantisce in sé per sé riguardo all’effettiva capacità di finalizzare una green administration della cosa pubblica. Ricordiamo ad esempio nel passato quanto poco il “verde” assessore Carmelo D’Addese fosse riuscito ad impedire il consumo di suolo attuatosi a Carpi durante le giunte di Enrico Campedelli tra il 2004 ed il 2014.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati