Gli occhiali di Muzzarelli e quelli dei 5 Stelle

Modena – Approvati il bilancio preventivo per l’anno in corso e il piano triennale degli investimenti 2016-2018. Sono i risultati della riunione che ha impegnato per molte ore il Consiglio comunale. Il Sindaco ha indicato i traguardi da raggiungere entro la fine del mandato in tutti i settori. Fra i più urgenti Muzzarelli ha indicato il ripristino degli edifici danneggiati dal terremoto, con la sede del liceo magistrale Sigonio in prima linea. In anticipo sull’inizio del prossimo anno scolastico sarà completata la costruzione delle elementari Mattarella. Altre risorse saranno destinate alla rete viaria, alle attività culturali e ai servizi sociali. E’ imminente l’apertura dei cantieri per il recupero degli edifici e dell’area dell’ex Azienda municipalizzata (nella foto). Scompariranno i capannoni un tempo adibiti a depositi degli autobus e dei filobus. Non hanno un interesse storico per cui la Soprintendenza ha autorizzato la demolizione. Si otterranno spazi per costruire residenze, attività commerciali e la sede di Emilia Romagna teatro. In conclusione, per Muzzarelli c’è tanta carne al fuoco. Tesi contestata dal Movimento Cinque stelle. Questi sono soltanto annunci. I progetti arrivati in porto dove sono? Il Sindaco ha risposto con ironia. Chi non vede cantieri aperti in città ha bisogno di occhiali.

Per il duplice ruolo che ricopre di Sindaco del capoluogo e di Presidente della Provincia, Muzzarelli è stato anche nominato presidente della Conferenza sanitaria territoriale. Significa che rappresenta tutti i Sindaci dei Comuni del Modenese. Ruolo che lo ha indotto a prendere posizione contro i lacci e i laccioli posti dal garante per la privacy. Ai medici che operano nelle aziende sanitarie non è più consentito consultare i dati di pazienti che provengono da altre strutture ospedaliere. Un esempio. Un ammalato è trasferito dal Policlinico all’ospedale di Baggiovara? Niente da obiettare, però i medici di Baggiovara non possono prendere visione dei referti rilasciati dai colleghi che operano al Policlinico perché i dati informatici ospedalieri devono essere separati. In questo modo si tutela la privacy. Soltanto il paziente, se è in possesso delle sue facoltà mentali, può autorizzare un medico a prendere in visione le indagini diagnostiche svolte in un’altra struttura sanitaria. Ne consegue che il sistema informatico di cui sono dotati tutti gli ospedali della provincia diventa inutilizzabile. Da Roma è arrivata la risposta: la tutela della privacy è stabilita da una legge dello Stato e il garante ha il compito di farla rispettare. Risposta alla risposta: il metodo adottato dal garante fa perdere tempo e risorse al sistema sanitario dell’intera provincia.

Due anni fa sulla scena modenese era comparso un altro garante. Il grande capo della Fca Sergio Marchionne aveva annunciato un piano per la produzione di nuovi modelli che doveva riguardare anche lo stabilimento Maserati. In particolare in viale Ciro Menotti si doveva completare la gamma delle vetture Alfa Romeo. Che fine ha fatto quel piano? I sindacati attendono una risposta. La Cgil paventa “un futuro a tinte fosche”. E’ stata aperta una nuova procedura di cassa integrazione per il mese di marzo e la prima settimana di aprile. Sono più di trecento i lavoratori coinvolti. Poi cosa succederà? I vertici aziendali devono convocare un incontro con tutte le rappresentanze sindacali e fare chiarezza sulle prospettive future.

Una settimana caratterizzata da confronti politici, da problemi sul futuro della sanità e da vertenze sindacali aveva bisogno di iniziative rilassanti. Una è stata presentata; un’altra è stata annunciata. Svolgere un’attività fisica e allo stesso tempo andare alla scoperta di punti della città che hanno un interesse storico, artistico e culturale. L’idea è stata lanciata dal Centro sportivo italiano. Non molte le adesioni alla prima uscita sulle strade del centro. Colpa di coloro che hanno invocato la pioggia nei giorni soleggiati di febbraio. Però il progetto è valido e la primavera imminente promette un cambio di rotta. L’iniziativa annunciata andrà in scena sabato 13 marzo. Un gruppo di studenti universitari ha deciso di rispolverare la festa delle matricole. Sono attesi ospiti da altri atenei. Durante le sfilate gli studenti canteranno l’inno gaudeamus igitur. Poi procederanno alla nomina del capo del ducatus mutiniensis

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€ Abbonati