I giorni di Ferrari la sicurezza e l’ex Sant’Agostino

 

Modena – Fu un mese di febbraio molto freddo quello del 1898. Il giorno 18, quando nacque Enzo Ferrari, su Modena cadde tanta neve. Soltanto due giorni dopo fu possibile raggiungere l’ufficio dello stato civile per registrare il nuovo arrivato. Ecco perché la data di nascita del Drake risulta posticipata al giorno 20. E’ lo stesso Enzo Ferrari che racconta questo particolare nel libro “Ferrari 80”, stampato nel mese di novembre del 1979, in tiratura limitata a mille copie, da Arbe officine grafiche. Per celebrare la storia dei bolidi di Maranello gli organizzatori della mostra dedicata ai modelli usati in riprese cinematografiche e televisive hanno scelto la data del 18 febbraio. La sede: il museo di Modena che comprende anche la casa natale del Drake. Assieme alle auto, sullo schermo sono comparsi attori del calibro di Sofia Loren, Paul Newman, Steve Mc Queen e Marilyn Monroe. Poi piloti di Formula Uno che parteciparono a competizioni in varie epoche. Nelle immagini successive il fondatore ha raccontato le origini della sua creatura attraverso un’intervista rilasciata al giornalista della Rai Beppe Berti. Era il dicembre 1923 quando la madre di Francesco Baracca concesse a Ferrari l’uso del marchio del cavallino rampante. Sei anni dopo, durante una cena in onore del costruttore Alfieri Maserati, nacque e si materializzò la proposta di fondare la scuderia. La sede era nel garage di viale Trento Trieste, poi trasferita a Maranello. Durante la guerra, a Modena poteva costituire un bersaglio dei bombardamenti aerei. 

Un lungo salto da quel periodo terribile ai giorni nostri ci porta ad affrontare altri aspetti in tema di sicurezza. Il Prefetto ha convocato una riunione dell’apposita commissione. L’incontro è stato necessario per il rinnovo del patto “Modena sicura”. Il testo è stato inviato al Ministero dell’Interno. Contiene la richiesta di misure per rafforzare la presenza di forze dell’ordine nel capoluogo e in centri della provincia. Occorrono più agenti e mezzi adeguati. Il progetto “strade sicure” esige una maggiore presenza di poliziotti, carabinieri, guardie di finanza e di militari. Il Sindaco ha confermato l’impegno a rafforzare la polizia municipale con ronde in servizio sulle strade anche di notte. Però bisogna attendere che il Governo sblocchi le assunzioni. Invece si può procedere subito all’installazione di sistemi di videosorveglianza. 

Durante la riunione del Consiglio comunale Muzzarelli è anche tornato sul tema del nuovo percorso che dovrebbe rimuovere gli ostacoli al progetto di recupero dell’ex ospedale Sant’Agostino. Comune, Ministero per i Beni culturali e Fondazione Cassa di Risparmio, proprietaria dell’immobile, hanno sottoscritto l’accordo che prevede il trasferimento nell’ex ospedale della Biblioteca Estense, della Fondazione fotografia, della Galleria civica e del museo della figurina. Oltre che al Palazzo dei Musei, si libererebbero spazi al palazzo Santa Margherita da mettere a disposizione della biblioteca Delfini. Muzzarelli ha dato per scontato che ci saranno oppositori, ma “…chi pensa di sabotare ci troverà sempre contrari”. 

Ci sono sabotatori anche sulle linee di trasporto pubblico? Sì, sono i “portoghesi” cioè gli utenti che dimenticano di rinnovare l’abbonamento o di introdurre un paio di monete nella cassetta che rilascia il biglietto. Per contrastare i viaggi gratuiti i vertici di Seta hanno deciso di ricorrere a sistemi di videosorveglianza. Si comincerà a Reggio e provincia, mentre a Carpi la polizia municipale manderà sugli autobus vigili in borghese. Sarà una collaborazione preziosa, anche perché i vertici di Seta hanno altre grane da risolvere. I loro autobus sono finiti nel mirino della polizia stradale. Fioccano le multe per carenza di attrezzature a bordo o di cassette di pronto soccorso. A Reggio un conducente era al volante nonostante che la sua patente fosse scaduta. Le multe sono a carico degli autisti, però nel bilancio aziendale saranno riportate sotto la voce “uscite”. 

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