Alti lamenti da Modena. A Bologna c'è il tecnopolo dei big data; a Ferrara i grandi eventi culturali; a Reggio la stazione dell'alta velocità; a Parma il polo agroalimentare. E noi modenesi? Noi vediamo Modena Fiere andare in rosso, inducendo il Comune azionista a defilarsi con il suo 14 per cento, lasciando l'ente in mano a Bologna Fiere, Provincia, Camera di Commercio e Pro.Mo. Conclusione: siamo condannati all'irrilevanza regionale. Sarà utile un avvertimento: non fa gioco neppure a Carpi, specie conoscendo i tratti vendicativi del sindaco Muzzarelli, un capoluogo arrabbiato, isolato, geloso delle proprie prerogative. Già si è visto con i fondi del sisma intercettati dal Policlinico piuttosto che dal Ramazzini. Si è ripetuto con la sede distaccata di Ingegneria, silenziosamente contrastata perché vissuta come impoverimento del sistema universitario del capoluogo. Non è colpa di Carpi, Mirandola o Sassuolo se, in una regione policentrica, Modena si ritrova dentro una provincia più policentrica di tutte le altre: pensi a fare di questo un valore aggiunto, magari partendo dalla viabilità nord sud, piuttosto che a considerarlo un fattore di indebolimento. (segue)