Bello notare come interrogazioni, interpellanze, esposti e denunce disseminati lungo tutto l’arco dell’anno e pressoché ignorati al momento, dopo l’azione avviata dai Carabinieri vengano ora recuperati a ritroso da cronache che sembrano perfino voler indirizzarle, le indagini. Per cui, quando il Direttore uscente della Gazzetta – a proposito, un saluto e auguri a lui e alla subentrante Roberta Giani –, scrive che serve un po’ di coraggio, “...che insieme alla chiarezza di intenti a Carpi da tempo è merce rara”, ecco, se si riferisce alla città tutta diciamo che il coraggio il suo giornale lo sta trovando ora. Non si è francamente capito il motivo dell’attacco al quale è stato sottoposto il Presidente della Consulta Ambiente, solo per aver auspicato che il Parco della Cappuccina non diventi il solito parco urbano con vialetti asfaltati e panchine, ma conservi l’impronta della campagna che fu. Ancora meno si è capito perché non dovrebbe dire che l’idea di ricavare alloggi di edilizia residenziale pubblica nell’ex Consorzio agrario, dettata dall’opportunità di far arrivare soldi dall’Acer, è a dir poco demenziale. Siamo con lui, su entrambi i fronti. E ci viene da solidarizzare anche con tali Marvin&Prezioso, arruolati per lo show di Capodanno sia a Carpi che a Fermo. Fosse Carpi e, che so?, Ferrara, si capirebbe. Ma la distanza, calcolata dal consigliere Benatti che ha scoperto la sovrapposizione, è di 335 chilometri: significa una suonatina da una parte e via di corsa verso l’altra. Che cosa si deve fare per campare e pagarsi l’elicottero.