Si apprende dunque dalla Prefettura che il famoso tentativo di effrazione dell’ingresso di servizio al palazzo vescovile altro non era che l’effetto dello sfogo di un uomo che, dopo aver litigato con la compagna, ha sferrato un calcione alla porta, danneggiandone i cardini. Dunque, non un tentativo di entrare nel Vescovado, ma più probabilmente di uscire da un matrimonio (o un fidanzamento o una convivenza: chissà). Ricordiamo, dunque, nell’ordine: apertura su “assalto al palazzo vescovile”; dichiarazione di monsignor Cavina, definito dalla Gazzetta “allarmato e infastidito dall’escalation di violenza che si sta verificando anche ai suoi danni” e che dichiara “Non possiamo stare tranquilli nonostante le mille promesse fatte”; video postato sui social dalla candidata leghista che si fa riprendere sul luogo del misfatto mentre inserisce l’episodio nel quadro di una Carpi insicura. Aveva ragione: c’è da aver paura a pensare come possano finire certe relazioni sentimentali.
15 Maggio 2019
Settegiorni su Voce del 16 maggio
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