Settegiorni, su Voce del 22 ottobre

E' la prima donna a comandare la Polizia di Stato della provincia: benvenuta e auguri, dunque, al nuovo Questore di Modena, Silvia Burdese (conosciamo già l'obiezione: si dovrebbe dire Questora, ma il titolo ha un che di cronometrico che un po' disturba e scioglierlo in un “Questore donna” sembra ancor più emarginante, perché non si usa mai definire “Questore uomo” i suoi colleghi maschi. Vale anche per la nuova Prefetto).

Si sa, Renato Brunetta (ph. Linkiesta) non è mai stato un mostro di simpatia. Duro, polemico, tagliente fino all'irrisione nei confronti dei giornalisti, è parso spesso accreditare le parole di Fabrizio De André circa le pulsioni vendicative degli uomini diversamente alti, specie se investiti di cariche importanti. E invece no: nell'ultima incarnazione da ministro sta rivelando una sorprendente capacità di analisi e un equilibrio sconosciuti a tanti uomini politici. Sentite questa, riportata da un quotidiano, rivolta a qualche collega di Governo: “Non si ha il coraggio di battere i pugni sul tavolo davanti a Draghi, mentre poi ci si vanta con i leader di partito, e quindi sui giornali, di averlo fatto”. Non fa nomi, ma è come se avesse scattato una foto. Quando poi nella stessa intervista parla delle tre famiglie politiche – la cattolica, la liberale e la socialista – che potrebbero costruire l'Italia del futuro, sembra di sentire Enrico Berlinguer. Statisti si nasce, forse: ma qualcuno riesce anche a diventarlo.

 

Intervista di metà mandato del sindaco Alberto Bellelli, rilasciata alla Gazzetta. I temi, e non poteva essere diversamente, sono quelli ricorrenti. Su un piatto della bilancia ci sono le cose che saranno in un futuro più o meno prossimo: Ospedale, bretella ovest, Oltreferrovia e Università con vista sull'area ex Cantina e sulla metropolitana di superficie, rigenerazione della Corte di Fossoli (ma ha dimenticato quella del biscione, il passaggio a livello di via Roosevelt e magari anche il destino del Torrione). E sull'altro piatto quello che avremo invece già nel 2022: care residence, Parco della Cappuccina, Casa della Salute e campo di Fossoli recuperato. Lasciamo giudicare da quale parte penda la bilancia. Peccato solo che non venga spesa una parola su quel che il Comune potrebbe fare per ridare impulso all'economia, al di là degli aiuti al commercio al dettaglio. E anche senza spenderci i soldi che non gli compete spendere e che non ha, ma solo lavorando ad aprire porte, creare relazioni e contatti da cui possano scaturire idee. Sarà per un'altra volta.