Ricordiamoci di questa sigla: Lep. Sta per livelli essenziali di prestazioni, ovvero la soglia minima, determinata dallo Stato, che ogni servizio pubblico deve raggiungere, si tratti di sportelli anagrafici o di posti negli asili. Richiesti dalla Costituzione, dovranno essere fissati entro il 2023 e sono una questione piuttosto complicata. Ne ricaviamo l’azzardo di una previsione: e cioè che, voltata la pagina del voto regionale in Lombardia e Lazio, dell’autonomia differenziata, di cui i Lep sono parte essenziale, non parlerà più nessuno.
Settegiorni, su Voce del 3 febbraio
Annotazione puramente antropologica e che nulla vuole avere a che spartire con il giudizio politico. Dall’entourage cosiddetto “meloniano”, inteso come esponenti di governo e stretti collaboratori, emana una impressione di voglia di potere – dallo spoils system più esasperato all’ambizione di impadronirsi di tutti gli strumenti ritenuti idonei a sovvertire le gerarchie culturali e persino il senso comune – che ha qualche cosa di famelico. Una rabbiosa rivincita protratta e permanente, insomma, da parte di chi si è ritenuto finora messo ai margini. Uno dirà: si è sempre fatto così. Vero: ma nella Prima Repubblica il Pci, pur condannato all’opposizione per quarant’anni, grazie all’abile flessibilità democristiana veniva regolarmente “consociato” – non associato, si badi – al potere. Al quale si è poi accostato in modi molto (per qualcuno perfino troppo) educati. Non è accaduto, insomma, come questi qui che, tenuti come leoni in gabbia, messo fuori il muso non mollano neppure un osso. Aggiungici una predisposizione caratteriale della serie “ è più forte di loro, non ce la possono fare” e si spiega l’onorevole Donzelli.
A un lettore che da mesi martella la pagina social del giornale ad ogni apparire della parola “progetto” per interventi comunali, definendola immancabilmente “ fuffa” ed esibendo la propria incredulità, abbiamo chiesto se non si trattasse di una sorta di idiosincrasia al vocabolo in questione. Ci ha scritto che “ idiosincrasia” era roba “da intelettuali” (sic). Come quel tale che, indifferente agli insulti, reagì all’interlocutore solo quando questi si lasciò scappare un “comunque”, perché a lui, argomentò, “...comunque non lo aveva mai detto nessuno”.
SETTEGIORNI
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