Settegiorni su Voce del 9 maggio

Il Carpi retrocede in serie C e la cosa passa  nell’indifferenza di una città che in fondo la vive  come norma, essendo stata piuttosto un’eccezione  l’incredibile scorribanda fino alla massima serie.  Non c’è alcuna morale da trarne: solo la constatazione  di come Carpi, al di là dei ripetuti appelli allo  spirito di comunità, sia una realtà che vive per compartimenti  stagni. Un dato di fatto su cui è difficile  costruire imprese, calcistiche e non.  

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