Il Carpi retrocede in serie C e la cosa passa nell’indifferenza di una città che in fondo la vive come norma, essendo stata piuttosto un’eccezione l’incredibile scorribanda fino alla massima serie. Non c’è alcuna morale da trarne: solo la constatazione di come Carpi, al di là dei ripetuti appelli allo spirito di comunità, sia una realtà che vive per compartimenti stagni. Un dato di fatto su cui è difficile costruire imprese, calcistiche e non.
8 Maggio 2019
Settegiorni su Voce del 9 maggio
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