Settegiorni, su Voce dell'8 ottobre

Autentici professionisti. Un gruppo unito. L'ottima organizzazione dell'azienda. Quaranta macchinari. L'elenco lo ha fatto sul Carlino l'amministratore delegato del Gruppo Florence per spiegare che cosa lo ha convinto ad acquistare dal fallimento la Metaphor di Carpi. Tradotto, significa che la preparazione delle maestranze, il clima interno, la programmazione e la tecnologia valgono anche per la moda. Che non è solo creatività e intuito, ma anche studio ed esercizio, complessità, aggiornamento. Va ricordato a quanti liquidano il tessile-abbigliamento come ambito votato al declino e senza speranze di recuperarlo con scuola e saperi.

 

“Nervoso” per la Lega, “esplosivo” per Fratelli d'Italia. E' il clima che si respira al Pronto Soccorso di Carpi soprattutto per effetto delle attese interminabili, nella descrizione che ne fanno due interrogazioni alla Giunta regionale. Replica dell'Ausl: non ci vuol venire nessuno, al Pronto Soccorso, e la carenza di personale medico prolunga le attese. Chi vi si reca, magari con un codice medio di gravità (sono i più), sa che le ore si snocciolano come un rosario, al reparto di via Falloppia. Si entra – se, appunto, con codice non gravissimo – con la comprensibile presunzione di trovarsi per il proprio problema al centro del mondo. E nell'immediato, per via del braccialetto bianco fatto indossare e per la prova della pressione, la sensazione parrebbe fondata. Poi tutto si sfilaccia: il personale al di là del vetro è indaffaratissimo, mentre da questa parte, una volta parcheggiati, tutto appare fissato nell'immobilità dell'eterno. Resta il passatempo, per i veterani, di osservare i nuovi che entrano, con lo sguardo ansioso e il loro bravo problema che li fa sentire al centro di tutte le attenzioni. Ma anche per loro, dura il tempo di un ascolto frettoloso, di una prova pressione e di un braccialetto bianco messo al polso. Poi, vengono fatti accomodare.