Settegiorni, su Voce digitale del 19 novembre

Su due social cittadini compare un post secondo il quale la Giunta avrebbe deliberato il 16 novembre scorso una spesa di 9 mila euro per pagare una sanzione comminata al Comune di Carpi dall'Agenzia delle Entrate. All'origine della sanzione vi sarebbe l'omessa registrazione di 270 fatture emesse dal Servizio comunale Onoranze Funebri con un corrispettivo, in sanzione, di cento euro ciascuna, pari a 27 mila euro in totale, con possibilità di chiudere la controversia versandone, appunto, un terzo. Pronto il commento di un esponente di Forza Italia: se il post fosse confermato sarebbe una grave mancanza di trasparenza da parte della Giunta. Doverosa verifica: l'ultima delibera di Giunta pubblicata sull'Albo Pretorio è datata 9 novembre. O quella specificata non è stata ancora messa, e sarebbe solo un ritardo; o non è stata volutamente inserita, e si tratterebbe di una omissione; o non è mai esistita, e allora sarebbe una bufala.

 

Sussurri e grida, riassumibili in un quesito: chi è l'imprenditore residente in città, assai in vista anche per un importante ruolo politico-sindacale, che figurerebbe fra i prinicoali oppositori del progetto di staccare a Carpi una sede del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio? Quali misteriose ragioni lo accostano all'altro grande oppositore, noto invece alle cronache e che almeno dalla sua ha la giustificazione di non voler perdere nemmeno un frammento delle eccellenze di Modena che lui amministra da sette anni?

Beato il capoluogo, comunque, dove qualche retroscena agita le acque. Qui da noi, invece, calma piatta. Non si riesce nemmeno a capire che cosa stia accadendo in quel gruppo, un tempo compatto e pronto a scattare come un sol uomo, che erano i Cinque Stelle di Carpi. A Roma si stanno dissolvendo in una palude correntizia e personale degna della Dc di un tempo e del Pd di oggi. A Carpi, invece, nessun sussulto, neanche un accenno di presa di posizione: che siano tutti morti (politicamente, s'intende)?