Settegiorni, su Voce digitale del 2 aprile

Costa troppo e non è ambientalmente sostenibile. Ecco perché non si farà il ponte ciclopedonale sulla Traversa San Giorgio per arrivare all’area verde di Santa Croce di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio. Questa la risposta del Comune a una interrogazione della Lega sull’argomento. In sostanza, non si farà più niente del sovrappasso ciclopedonale prospettato in origine a completamento dell’ancora inesistente pista ciclabile proveniente da Carpi per collegare la città al parco di Santa Croce che non c’è. Sono questi dettagli che fanno pensare che talvolta i dibattiti politico amministrativi siano fatti della stessa materia dei sogni. O, meno romanticamente, di nulla.

 

Sempre dal Consiglio, questa volta durante il dibattito sul verde pubblico. “Continuiamo a piantare piante piccole – ha lamentato l’esponente dei 5 Stelle – e dobbiamo aspettare ancora più tempo perché possano fare il proprio lavoro”. Considerazione interessante. Siamo sicuri che ci sarà stato più di un Carpigiano residente in viale Focherini o in viale Carducci che intorno al 1921, osservando dall’alto in basso i modesti virgulti di tigli e bagolari appena piantati, avrà sospirato: “Beati quelli che potranno godere delle loro ombre e dei loro profumi da qui a cent’anni. Ma io, purtroppo, non ci sarò più”. Il che fa pensare che gli alberi sono una metafora del destino: a chi tocca, tocca.