Settegiorni, su Voce digitale del 5 maggio

La festa in piazza dei tifosi del Napoli calcio, con scoppio di mortaretti, tripudio di fuochi d'artificio e cori, ha dimostrato quanto numerosa e consolidata sia la presenza di residenti carpigiani di origine campana. Smentendo ovviamente chi l'ha considerata un'intrusione e ha scomodato, come spesso accade, le categorie di Nord e Sud: ma non lo sanno che è dal 1955 che la Campania si riversa su Carpi? (ph. D'Orazi)

 

Cronache dal Consiglio, in sintonia con i sottostanti festeggiamenti. Per notare la sostanziale differenza, verrebbe da definirla “antropologica”, tra un amministratore di tempi trascorsi – è stato assessore un quarto di secolo fa – come Paolo Malvezzi e quelli attuali, misurabile con l'ironia e anche un tocco di sincerità in più: per esempio, ammettendo, come ha fatto in Consiglio, “...pure io ero convinto che entro aprile in corso Roma venisse aperto anche il marciapiede ovest”.

 

 

Altro spunto consiliare: "Nessuno che a Carpi faccia sport – ha sottolineato l'Assessore allo Sport – è senza impianti in cui praticarlo”. Ci sarebbe  qualche decina di ragazzini pakistani senza un campo da cricket: ma ci hanno pensato loro, prendendosi la pista inutilizzata del parco delle Rimembranze. “I grandi eventi sportivi danno lustro alla nostra città”, ha voluto rimarcare sempre lui. Per esempio? La Coppi-Bartali – ha detto – che ha fornito l'occasione per far salire sul palco i piccoli ciclisti delle società con gli occhi sgranati per l'emozione e la soddisfazione. “Anche a questo serve lo sport e sono le cose che danno un senso al nostro mestiere”, ha concluso. Il punto è che, a proposito di grandi eventi e stando alle testimonianze, c'erano forse più bambini sul palco che gente sotto.