Settegiorni, su Voce digitale del 6 gennaio 2023

Prima il ricordo del no di Francesco a Ratzinger, che ci rimase male, per la messa in latino. Poi il racconto, affidato a un libro, del proprio dimezzamento, sempre a opera di papa Bergoglio, come prefetto della Casa pontificia. Vuoi vedere che padre Georg, ex segretario di Benedetto XVI, vuole prenderne il posto come riferimento dei conservatori contrari all'attuale Pontefice? Conosciamo qualcuno pronto a dargli una mano.

 

A Bari il Sindaco decide di sperimentare la gratuità del trasporto pubblico, ritenendo così di inferire un colpo decisivo all'uso dell'auto in centro. Il suo collega di Milano gli dà del demagogo, ma intanto si appresta a mettere in pratica il limite dei trenta all'ora in quasi tutte le strade dell'area urbana. Ovunque in Europa le Ztl sono in espansione, per ragioni ambientali, si legge, ma anche per incrementare la qualità urbana, convertendo gli scenari di vie e piazze dalla piena disponibilità per il traffico e il parcheggio all'uso ciclopedonale. A Carpi vige il regime della doppia verità o dell'ipocrisia. A parte qualche nostalgico della propria giovinezza che rimpiange piazza Martiri trasformata in un garage all'aperto, sono (o sembrano) tutti d'accordo sull'idea di fondo che una strada ripavimentata e arredata in funzione dei pedoni sia meglio, anche per la rete commerciale, di una via asfaltata, percorsa dalle auto a fiancheggiata da due file di mezzi in sosta. Ma appena si toccano le misure concrete si aprono le cataratte delle proteste, delle abitudini intoccabili, della conservazione che dà sicurezza, contro l'incognita della novità. Nella sua conferenza di fine anno, il Sindaco ha parlato di “riportare la proposta della Ztl alle sue dimensioni”. Se significa riproporla pari pari, si tornerà a vedere un copione già rappresentato. Se sta invece a indicare la volontà di andare avanti con qualche correzione, sarebbe un buon segnale per l'anno appena incominciato.