Settegiorni, su Voce digitale dell'1 luglio

C’è anche chi è a favore dell’espansione della Ztl: detta così parrebbe una notizia. Non perché non si sapesse che ci sono, eccome, i fautori della emarginazione delle quattro ruote dal centro storico, ma perché la loro voce è talmente flebile rispetto alle toni-truanti manifestazioni dei contrari, da dare l’ impressione che non esista uno straccio di sostenitore del no alle auto. Ci hanno pensato il presidente della Consulta per l’Ambiente e il portavoce carpigiano del Wwf dell’Emilia centrale – il primo chiedendo più coraggio agli amministratori e il secondo vagheggiando un centro fiorito a garanzia anche di uno shopping più gradevole – a ricordare che si possono formare opinioni pubbliche anche al di là delle categorie “residenti” o “esercenti”. Si vedrà quale, fra esse, avrà più fiato.

 

Restiamo alle voci. L’aver detto, il sociologo De Masi, che Grillo gli ha detto che Draghi gli ha detto di estromettere Conte; e che Conte ha detto che Grillo gli ha detto che Draghi ha detto quanto riferito da De Masi ci sta facendo enormemente riabilitare il dibattito politico locale, ingiustamente accusato in passato di nanismo. Il fatto è che di questo gioco di “tu hai detto, no, io non ho detto”, si è accorta l’intera Nato schierata a Madrid, quando tutti i capi di Stato erano intenti ad ammirare al Prado le tele di Tiziano e Velazquez, mentre Draghi, seduto in un canto, chiedeva al telefono “Ma davvero lo ha detto?”.

 

 

Vabbé che poi, mentre si discute in Consiglio comunale a Carpi di una manovra finanziaria da una decina di milioni, c’è sempre quello che si preoccupa dei diecimila euro previsti in un capitolo di spesa destinato ai conigli. Sarà di quelli che pensano che il diavolo o il divino si nascondono nei dettagli