A proposito di tasse, Soldi Nostri del 26 settembre

I giornali fiancheggiatori del centro-destra hanno già definito il Conte due “governo delle tasse”. E, in effetti, è in arrivo una raffica di aumenti fiscali, a copertura delle spese allegramente deliberate dai precedenti governanti (Renzi, Di Maio e Salvini). Abbiamo già scritto la volta scorsa di come, abolita la tassa sulla prima casa, la si sia di fatto reintrodotta, per una parte consistente della popolazione, grazie a una sentenza della magistratura che ha reinterpretato liberamente il concetto di abitazione principale originariamente previsto dal legislatore. Ma anche questa furberia non è bastata a colmare il baratro esistente nella finanza pubblica e quindi è necessario colpire anche i consumi, con le accise sul diesel, le tasse sulle merendine, le tasse sui voli aerei. Qui siamo nel campo della fiscalità etica: lo Stato etico stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato e punisce, tramite il fisco, i comportamenti “scorretti”. Chiaramente siamo già fuori, da un bel pezzo, dallo stato liberale. Nessun governo ha voluto rimettere ordine nel settore delle detrazioni fiscali, per non inimicarsi le corporazioni che ne beneficiano, rinunciando così a reperire decine di miliardi di euro, né ha voluto colpire seriamente l’evasione fiscale. Si fa un gran parlare in questi giorni di abolizione del contante usando come foglia di fico il pretesto della lotta all’evasione.

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