Solo diritti, niente doveri

La vicenda della legge sulle unioni omosessuali rasenta il grottesco. Per legge si stabilisce il diritto all’infedeltà! Questo genere di unioni prevede solo diritti, ma nessun dovere. Gli etero ora attendono con ansia che altre minoranze, come ad esempio i fratelli mussulmani, ottengano l’introduzione della poligamia nel nostro ordinamento. Ma forse non sarà necessario attendere: proprio ora apprendo che il PD intende presentare un disegno di legge per abolire l’obbligo di fedeltà coniugale previsto dal codice civile. Così tutti finalmente saranno liberi di fare i comodi loro, senza più odiose discriminazioni tra omo e etero. Con le unioni civili prevediamo il dilagare di truffe ai danni dell’Inps mirate a ottenere le pensioni di reversibilità di anziani soli e ormai prossimi all’exitus. Cosa impedirà a un giovane disoccupato di accordarsi con un vecchio dotato di una ricca pensione per simulare un’unione omosessuale? Basterà registrarsi in comune, poi non occorrerà nemmeno fingere: non essendoci obbligo di fedeltà il giovanotto potrà tranquillamente spassarsela con le proprie coetanee. E chi controllerà l’autenticità del vincolo affettivo nella coppia o che il rapporto venga effettivamente consumato? I vigili urbani o la guardia di finanza? Ma anche due donne nubili e anziane potrebbero opportunamente accordarsi a tal fine fingendosi lesbiche (le vedove no, poiché si guardano bene dal perdere la reversibilità che già godono; anzi, anche se conviventi con un altro uomo more uxorio, rifuggono dalla registrazione). C’è chi è insoddisfatto della legge, che vorrebbe fosse estesa anche alle coppie di fatto eterosessuali. Per le quali peraltro esiste già il matrimonio civile, quindi non si capisce perché se un uomo e una donna vogliono ufficializzare il loro rapporto abbiano la pretesa di andare davanti al sindaco non per sposarsi ma per registrare un’unione civile, del tutto identica al matrimonio. Puro capriccio (un tantino illogico), che trova però l’appoggio sui media di autorevoli commentatori sempre inclini ad avallare le novità più bizzarre. 

Delusi resteranno anche gli avvocati matrimonialisti che vedranno sfumare la possibilità di fare affari con i divorzi delle coppie omo: essendo legalizzata l’infedeltà quali altri motivi di separazione sorgeranno? La faccenda dell’infedeltà, spacciata dal Nuovo centro destra come una misura volta a distinguere le unioni civili dal vero matrimonio (e quindi apparentemente introdotta a tutela del modello di famiglia tradizionale), in realtà è perfettamente funzionale al mondo gay. Come ci ha insegnato Paolo Poli (un’autorità in materia, oltre che un grandissimo artista), da sempre avverso al matrimonio gay, nell’ambiente si usa sfarfalleggiare più che stabilire durature relazioni, pertanto evviva l’infedeltà

Anche tutta la melina sulle adozioni del figliastro è stata fatta ad arte per dare un contentino ai cattolici tradizionalisti e fingere che abbiano ottenuto una vittoria nella battaglia parlamentare, mentre in realtà hanno perso la guerra, votando la legge Cirinnà (sorte diversa ebbero le proposte di legge sui Pacs e sui Dico, che provocarono addirittura la caduta di governi). Speriamo che ora, finito il tormentone, governo e parlamento si occupino di cose che interessino più da vicino la maggioranza degli italiani. Renzi ci chiede di avanzare proposte. Si potrebbe, tanto per cominciare, affrontare seriamente e coerentemente il tema della sicurezza. Un tema su cui si giocherà la prossima competizione elettorale. Renzi è avvisato.

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