Le borse hanno festeggiato la promessa di una gigantesca immissione di liquidità nel sistema economico sia in Europa che Oltreoceano. A Wall Street la ripresa degli indici ha portato a una decisa configurazione a V dei grafici, tornati ai livelli pre crisi, in Italia l’andamento è stato meno regolare ma la ripresa è stata in ogni caso robusta, oltre ogni aspettativa, e, soprattutto, rapida, superando di slancio quota 20.000 (i massimi precedenti erano però oltre 25.000). Sono ormai un lontano ricordo i tempi in cui le forze politiche discutevano di uno zero virgola del deficit da contrattare con un’Europa occhiuta e severa. Oggi sono tutti pro deficit, compreso perfino Carlo Cottarelli, un tempo custode dell’ortodossia, e la Bce si avvia a detenere, nel proprio bilancio il 20 per cento del debito pubblico italiano, la stessa identica percentuale che la Fed arriverà a detenere dei titoli del Tesoro americano.
18 Giugno 2020
Tutto come Prima? Soldi nostri
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