I Flexus tornano sulla scena musicale con l'inedito ''E allora tu''

 

di Elisa Paltrinieri

 

È uscito oggi alle ore 12,00 su tutte le piattaforme digitali “ E allora tu”, il nuovo video della band carpigiana Flexus, fondata nel 2001 e composta da Gianluca Magnani (voce e chitarra), Daniele Brignone (basso) ed Enrico Sartori (batteria). Il brano anticipa l’uscita del nuovo album che avverrà tra tre mesi, a settembre, ma per il quale il gruppo ha già lanciato poche settimane fa il pre-order sul suo sito www.flexus.it . «Abbiamo scelto per la pubblicazione del nostro nuovo inedito il 21 giugno perché ci sembrava una data simbolicamente piena di cose – racconta Gianluca Magnani - : il 21 giugno corrisponde alla festa della musica ed è anche il primo giorno d’estate, quindi una  canzone come questa (dedicata ad una bambina che sta per nascere ma che entra già in contatto con il mondo) che parla di nascita e di rinascita ci sembrava potesse essere di buon auspicio». Il singolo mescola ska ed elettronica, bande popolari e musica d’autore in un’unica forza rigenerante, entusiasmante e allo stesso tempo delicata ed è connotata da una propensione molto diretta e concreta verso la vita. Il video, girato dal carpigiano Enrico Mescoli (che ha firmato altri video per la band, come quello del precedente singolo dal titolo “Tu dov’eri”), è connotato da un’atmosfera sognante e vagamente felliniana. «Il videoclip l’abbiamo fatto con la partecipazione straordinaria di alcuni musicisti della Banda Bignardi di Monzuno con cui i Flexus vantano una collaborazione ormai storica – spiega il cantante – . Il  videoclip è stato girato sull’ Appennino  bolognese, coinvolgendo  tutti i musicisti  a bordo di un  pulmino scolastico scorrazzante per le strade di Monzuno. La  scena  finale è stata invece girata nella  meravigliosa location di Borgo Colle  Ameno  a  Sasso  Marconi dove, oltre ai  musicisti, hanno partecipato molte comparse e personaggi legati al mondo dell’infanzia, tutti insieme in un finale ispirato alle atmosfere tipiche di Federico Fellini».