Il 2023 importante per Aimag. L'azienda riferirà al Consiglio su eventuali maggiori profitti e costi energetici. Ipotesi di scenario

Che cosa avrà voluto dire, il sindaco Alberto Bellelli durante la conferenza di fine anno, quando ha sottolineato che "...il 2023 è l'anno in cui dobbiamo capire che cosa accadrà con Aimag”? C'è, intanto, la scadenza del rinnovo del CdA, a luglio. E c'è quella, a primavera, del patto di sindacato, per la quale il Sindaco ha auspicato "...una discussione per fare in modo che anche questa azienda si faccia carico delle sfide abbracciate dall'Amministrazione comunale”, a partire, ha lasciato intendere, “...dalle esigenze economiche particolari, esigenze di una città” (cit. Gazzetta di Carpi). Leggendo fra le righe, si potrebbe anche pensare che l'intento di Bellelli sia quello di non rinnovare il patto, ritagliandosi, insieme agli altri Comuni dell'Unione Terre d'Argine e ai loro tradizionali “alleati” Bastiglia e Bomporto, il ruolo di azionista di maggioranza, mettendo insieme un 35,2 per cento che potrebbe salire al 40,7 se anche Concordia e Cavezzo decidessero, come Carpi, di rompere con gli altri soci della Bassa e del mantovano. Una rottura del vincolo che ha legato finora i soci pubblici farebbe emergere anche formalmente il conflitto che ha disseminato di polemiche gli ultimi due anni di vita del patto e che ha diviso in due lo stesso consiglio di amministrazione.

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