Autobrennnero spa. I No Cispadana rivelano: i soci privati contro il project financing ideato per una concessione senza gara

I soci privati di Autobrennero spa avrebbero diffidato il Consiglio di Amministrazione della società dall'aderire all'offerta di rinnovo della concessione attraverso un project financing affidato alla stessa Autobrennero: un artificio al quale il Governo è ricorso con il Decreto infrastrutture delle scorse settimane per aggirare l'obbligo di gara europea per il rinnovo della concessione, al quale dovrebbe sottostare la società Autobrennero nel caso in cui permanga la sua natura di soggetto misto a capitale pubblico e privato e non diventi totalmente pubblico. E di fatto così è, l'attuale assetto della Società, visto che i privati non hanno alcuna intenzione di cedere le proprie quote, almeno alle condizioni finora offerte dal Governo che ha le mani legate dai tetti di spesa fissati dalla Corte dei Conti. (segue sotto)

Si tratterebbe, dunque, di un grosso ostacolo frapposto all'idea di quel tentativo di aggirare la gara, come sostengono oggi, riprendendo una dichiarazione del senatore veronese del Pd Vincenzo D'Arienzo, il Comitato “No Bretella Sì Mobilità sostenibile” e il Coordinamento “Cispadana No Autostrada sì strada a scorrimento veloce” che intravedono nel rinnovo della concessione ad Autobrennero spa il rischio che vengano attuati due investimenti da sempre nei piani della Società e fieramente osteggiati dai due Comitati: la Bretella Campogalliano Sassuolo e l'autostrada regionale Cispadana per la quale è stata costituita una società, la Arc, di cui Autobrennero è la principale azionista. A favore di Arc il Governo ha anche stanziato di recente 200 milioni in aggiunta ai 279 già messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna: e con 479 milioni, sostiene il Coordinamento contrario all'autostrada a pedaggio, si potrebbero realizzare i tratti ancora mancanti di una strada extraurbana superveloce alternativa a un'infrastruttura che con i caselli e le relative pertinenze avrebbe un impatto ritenuto devastante sul territorio, oltre a non relazionarsi liberamente con esso e a profilarsi come un pozzo senza fondo, in quanto difficilmente o pedaggi compenserebbero i colossali investimenti che richiede una simile infrastruttura.