Presentata la prima parte della stagione 2021-22 del Comunale

Carpi, il teatro ritorna in Teatro

Capienza dimezzata, nessun abbonamento a posto fisso, obbligo di green pass e calendario programmato fino a dicembre. Per il secondo anno la stagione del Teatro comunale di Carpi prende il via con le limitazioni legate al Covid, ma con uno spirito più ottimista e fiducioso. La prima parte del cartellone 2021-2022, presentata stamattina (mercoledì 6 ottobre) dal sindaco Alberto Bellelli insieme all’assessore alla Cultura Davide Dalle Ave e a Carlo Guaitoli, direttore artistico del Comunale, prevede nove spettacoli (con sedici repliche) che si snoderanno per due mesi tra fine ottobre e dicembre spaziando dalla prosa alla musica classica, dalla danza al concerto dal vivo, secondo la consueta declinazione dei generi.

Per il momento permane la capienza ridotta al cinquanta per cento (che sarà variabile, in base alla presenza o meno di congiunti, tra i 200 e i 250 posti contro i soliti 574) ma si attendono, a breve e compatibilmente con l’andamento dei contagi, nuove norme che consentano lo riempimento all’80 per cento di cinema, teatri e sale da concerto e la deroga del distanziamento di un metro. In questo caso, per il Comunale di Carpi, la disponibilità dei posti a sedere salirebbe a 400. (segue sotto)

“Anche questa stagione è programmata per fasi, è in costante divenire e segue l’evoluzione dell’emergenza sanitaria per recepire eventuali nuovi regolamenti anti-Covid – ha dichiarato il Sindaco –. Veniamo da una rassegna estiva, La Carpi Estate, che è stata significativa e continuare a proporre eventi culturali per la nostra amministrazione rappresenta, come sempre, una priorità oltre che una scelta politica”.

A proposito di La Carpi Estate (leggi qui), l’assessore Dalle Ave ha fornito qualche numero. “La rassegna estiva, considerando gli spettacoli teatrali, il cinema, la Festa del Racconto e tutte le altre iniziative, ha fatto registrare 30 mila presenze alle quali si aggiungono le 20 mila del Festivalfilosofia: un risultato straordinario – ha sottolineato –. Adesso abbiamo la possibilità di tornare a teatro nel teatro e lo facciamo in condizioni diverse rispetto al 2020, quando non abbiamo neppure potuto far partire la stagione già programmata (e presentata) in presenza. Siamo fiduciosi e speriamo che presto si possa aumentare la capienza, in modo da accogliere quanti più spettatori possibili”.

Carlo Guaitoli ha invece illustrato il nuovo cartellone, i cui biglietti (in forma singola o di carnet) saranno in vendita a partire da sabato 9 ottobre, con prelazione per chi dispone di voucher o per chi ha rinunciato al rimborso delle stagioni precendenti (sono circa 800 persone). Con una novità per favorire lo riempimento del teatro: è previsto uno sconto del 15 per cento per i gruppi di almeno tre congiunti.

“La scorsa stagione ci siamo dovuti reinventare e siamo riusciti a proporre tre prime nazionali in streaming, ma tornare in presenza è tutta un’altra cosa – ha affermato Guaitoli –. Le difficoltà di programmazione rimangono e attendiamo speranzosi le nuove normative sulla capienza che porterebbero una parvenza di normalità, ma siamo soddisfatti perché proponiamo comunque, come è nostra abitudine, un cartellone di qualità, che vede protagonisti nomi illustri della scena teatrale italiana. Per la notte di Capodanno abbiamo in serbo una sorpresa che sveleremo più avanti, in concomitanza con la presentazione della seconda parte del cartellone”.
 

Il sipario si aprirà il 31 ottobre con il pianista Benedetto Lupo e l’Orchestra da Camera di Mantova (Salieri e Mozart), mentre il 5 novembre toccherà a ‘’Io Sarah, io Tosca”, di e con Laura Morante, inaugurare il cartellone di prosa: la Morante torna a Carpi dopo lo streaming del 25 Aprile, per raccontare la leggendaria Sarah Bernhart, l’attrice cui Sardou dedicò il dramma “La Tosca”.

Il 13 sarà poi di scena il cantautore Vasco Brondi, con uno spettacolo ideato e costruito appositamente per il Comunale: “Una cosa spirituale. Canzoni, poesie, letture, riflessioni”, che propone sonate per pianoforte, violoncello e chitarre distorte. Il19 e 20 novembre andrà in scena “Oblivion Rhapsody”, uno spettacolo di e con gli Oblivion, che tornano con un’antologia del loro esilarante repertorio. Di nuovo musica classica il 21 novembre, quando Michele Campanella e Monica Leone presenteranno la versione per due pianoforti della “Nona Sinfonia” di Beethoven, nella trascrizione di Franz Liszt. Seguirà, dal 26 al 28 novembre, la trasposizione teatrale di “Regalo di Natale”, con Gigio Alberti al tavolo del poker nel ruolo che al cinema fu di Carlo Delle Piane. Grande danza internazionale il 3 dicembre con “Open”, coreografia di Daniel Ezralow e Arabella Holzbog, mentre il 5 è in programma il terzo appuntamento con la musica, la FVG Orchestra diretta da Nir Kabaretti (Bach, Mendelssohn e la prima assoluta di “Flower in the desert“ di Cristian Carrara) con il contralto Sonia Prina. L’11 dicembre infine arriverà il “Macbettu” di Alessandro Serra, versione in sardo del “Macbeth” shakespeariano, trasferito dalla Scozia in un’immaginaria Barbagia, e recitato da soli uomini nella tradizione elisabettiana: un allestimento replicato da anni per il grande successo, anche all’estero, di critica e pubblico. Chiuderà il calendario di dicembre un festival musicale di tre giorni che coinvolgerà gruppi rock del territorio.

 

Nelle foto: il sindaco Bellelli tra l'assessore Davide Dalle Ave e il direttore del Teatro Carlo Guaitoli, Laura Morante, Vasco Brondi e un danzatore sul palco in Open di Ezralow