Lunga attesa al Pronto Soccorso: carenza di personale e afflusso record. L'Ausl si scusa

In merito alla lettera pubblicata da VOCE sul Pronto Soccorso di Carpi, l’Azienda USL di Modena ha inoltrato la comunicazione che pubblichiamo qui di seguito:

«La carenza di personale negli organici dei Pronto Soccorso, a livello nazionale, è ormai cosa nota e purtroppo Carpi, così come gli altri PS della provincia di Modena, non fa eccezione. L’Azienda USL di Modena lo ha ribadito in più occasioni e, nonostante tutti gli sforzi messi in atto per il reperimento in particolare di personale medico specializzato e non, e la collaborazione tra le diverse sedi aziendali e interaziendali, la situazione non ha trovato immediata soluzione. (segue)

«Entrando nel caso specifico, è evidente come il protrarsi dell’attesa, per la quale ci scusiamo con la diretta interessata, sia legato a quanto sopra esposto, nonché alla specifica giornata a cui si fa riferimento, venerdì 15 aprile, che ha visto un iperafflusso di persone: nell’arco delle 24 ore, sono stati 136 i cittadini accettati dal triage del PS di Carpi, con un picco di 64 pazienti nel periodo tra le ore 7 e le 14 (uno ogni 6 minuti). In particolare, durante la permanenza in PS della paziente, sono state effettuate 38 prime visite (raccolta dell'anamnesi remota e recente, visita, esecuzione delle indagini di approfondimento, somministrazione della terapia farmacologica, ecc.) e 40 dimissioni (controllo degli esami e delle indagini eseguite, rivalutazione clinica, controllo della terapia farmacologica eseguita, chiusura del referto e telefonata/colloquio con i parenti, ricerca del posto letto in caso di ricovero o organizzazione del trasferimento in altro ospedale), con una media di una visita ogni dieci minuti per medico. In un contesto che, ovviamente, deve agire dando priorità assoluta alle emergenze (codici rossi), alle urgenze e così via, fino ai casi meno gravi, che però costituiscono la grande maggioranza degli accessi (il 68,4% degli accessi nella giornata, pari a 89 codici verdi e 4 bianchi su 136).

«Consapevole che le conseguenze della carenza di personale non possano ricadere sul cittadino, l’Azienda ritiene però doveroso illustrare la situazione nella sua complessità, della quale non possono e non devono pagare in termini di fiducia e immagine i professionisti che ogni giorno, in questo scenario, prestano la propria opera al servizio del cittadino».