È l’idea di Sapido di Guaitoli e Barbolini: solo vini in stile biologico, biodinamico e naturale per ristoranti, bar ed enoteche

Sapido: distribuire il piacere di bere bene

“Noi di Sapido amiamo i vini “fatti in vigna” realizzati nel rispetto della natura, vini di qualità e grande bevibilità che lasciano la bocca pronta ad accogliere un nuovo sorso ancora. Vini che non appesantiscono un pasto ma, al contrario, lo rendono più digeribile. La nostra selezione rispecchia questa filosofia”. Parola di Massimo Barbolini e Fabio Guaitoli, il primo titolare insieme al socio Luca Gadioli dell’Enoteca 67 di via Trento e Trieste 95 a Carpi; il secondo, artefice di un’avventura partita solo pochi mesi fa, ma già foriera di tante soddisfazioni, dal nome Sapido. Il termine scelto per identificare l’attività di distribuzione vini creata nel maggio scorso da Guaitoli, con il supporto di una agenzia di rappresentanza del settore, è un vero e proprio manifesto: la sapidità – con l’acidità e la tannicità – è una delle caratteristiche che esprimono la “durezza” del vino, è la salinità data dalle note minerali presenti nel terreno che rendono così profumata e piacevole l’esperienza del bere. L’idea è di Fabio Guaitoli, che importa champagne in esclusiva per l’Emilia-Romagna - avvalendosi della consulenza di Thomas Rossi, grande esperto del settore -, oltre ad altri vini prodotti da alcune altre aziende italiane destinate a ristoranti ed enoteche. In totale, il catalogo può contare sulla presenza di 15 aziende, per circa 60 etichette. Il vantaggio per il ristoratore o il proprietario di un bar: la possibilità di non dover riempire il magazzino, ma acquistare solo il numero di bottiglie che ritiene necessario. A Carpi, i vini di Sapido sono disponibili in esclusiva presso Enoteca 67 per la vendita ai privati e presso il ristorante Momento di via Bellini al civico 1, vicino alla stazione dei treni. «Negli anni, in ragione dell’esperienza che ho maturato nel mondo del vino e della passione che nutro da tempo, insieme al caro amico Massimo Barbolini abbiamo deciso di dare corso a questo progetto di distribuzione di vini – racconta Guaitoli –. Lui affianca me e altri appassionati del settore nella scelta dei vini che poi compriamo dalle aziende e rivendiamo a ristoranti, bar ed enoteche. La nostra filosofia è volta a scegliere vini in stile biologico, biodinamico, naturale caratterizzati da una grande bevibilità, che abbiano uno stile, non siano troppo costruiti, che accompagnino una serata piacevole e che, oltre alla qualità del gusto, garantiscano il benessere della persona, che non deve sentirsi appesantita». La decisione di godere della collaborazione di Enoteca 67 non ha trovato dubbi o ostacoli sul percorso. «Avendo optato per non aprire un nostro punto vendita rivolto direttamente al privato, verso il quale nutriamo comunque un forte interesse, in considerazione dell’amicizia, della stima e della collabora-zione protratta negli anni, abbiamo deciso di appoggiarci a Massimo – continua Guaitoli –. Basti pensare che la sua attività, quest’anno, è stata inserita tra le migliori nella guida enoteche d’Italia del Gambero rosso edizione 2021. Per quanto riguarda i ristoranti, invece, oltre al Momento, stiamo valutando altre collaborazioni». Ma quali sono le aziende selezionate dai tre palati? «Il catalogo parte con due proposte che hanno le radici ben piantate nel nostro territorio – spiega Barbolini –. La prima è la Marchesi di Ravarino, azienda storica produttrice di un Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, tradizionale, metodo ancestrale. La seconda è un’azienda innovativa, la Ventiventi di Medolla, che produce con il metodo classico che, sulle nostre uve è abbastanza innovativo come sistema di lavorazione, essendo il metodo inventato dai francesi per fare lo champagne. Crediamo molto in questa azienda: ha piantato anche pinot bianco e chardonnay e porta avanti metodi classici stile franciacorta, ma sempre inserendo una punta di lambrusco che conferisce territorialità. Che Sorbara sia il luogo più vocato per una bollicina simile allo champagne, d’altra parte, lo dicono anche i più grandi critici del settore». Quanto agli champagne, Sapido propone Fabrice Bertemes e Gamet, cui la prossima primavera il trio affiancherà altre aziende a seguito del viaggio già in programma alla volta della Francia. «Il mercato delle bollicine, soprattutto in Emilia, richiede molto questo tipo di vino – spiegano –. Oltre a ciò, puntiamo molto sul Franciacorta Lenza, un prodotto artigianale dalle quantità limitate. Cerchiamo aziende piccole che sappiano fare il loro lavoro, possibilmente biologiche o biodinamiche o addirittura naturali: non ci rivolgiamo a chiunque, ma selezioniamo piccoli vigneron che sappiano quello che fanno».